Alaa Arsheed e Isaac De Martin

Alaa Arsheed (violino, Siria, 1985) è un musicista e compositore proveniente dalla Siria. Insieme a suo fratello e alle due sorelle faceva parte di un quartetto d’archi famoso in Siria e nei paesi limitrofi, come il Libano. Purtroppo, dopo l’aggravarsi della guerra in Siria, Alaa ei suoi fratelli sono stati costretti a sciogliere il gruppo, ma il talento di Alaa gli ha permesso di vincere una sponsorizzazione e venire in Italia nel 2015, dove ha prodotto il suo album “SHAM”.

Non molto tempo dopo il suo arrivo, Alaa ha incontrato Isaac de Martin. Isaac (chitarra, Italia, 1986) è un musicista e compositore della campagna veneta. Si è laureato al Conservatorio ed è coinvolto in molte attività: produzione di musica per cinema e teatro, concerti con “Adovabadan Jazz Band” – dal 2005 – e il collettivo “Sound Illustrators”, l’associazione culturale AlphaArt ed è prossimo alla pubblicazione del suo nuovo album “CONSTRUCTION SITE”.

Assieme alla Adovabadan Jazz Band realizzano un raffinato concerto dal titolo “Mani Forti“, che li porta nelle più importanti rassegne concertistiche d’Italia. Con Valentina Ciardi e Baobab fondano a Milano il collettivo “The Portrait“. Un viaggio in musica all’insegna della commistione tra culture, colori e suggestioni del medio oriente, dal jazz degli albori e dell’elettronica d’avanguardia.

Alaa e Isaac non solo hanno avviato una collaborazione artistica di successo, ma hanno anche sviluppato una profonda amicizia che li ha portati ad intraprendere insieme uno straordinario progetto: “SEEDS_I play with Mozart” è un viaggio al contrario lungo la Rotta Balcanica, dove i rifugiati e i migranti viaggiano nella speranza di iniziare una nuova vita lontana dalla povertà e dalla guerra. Tuttavia, “SEEDS_I play with Mozart” non solo ha l’obiettivo umanitario di sensibilizzare la comunità internazionale sulla situazione della crisi dei rifugiati nei Balcani, ma ha anche un obiettivo artistico di grande rilevanza. Attraverso questo progetto, Alaa e Isaac vogliono sottolineare che l’arte, soprattutto la musica, può servire come strumento primario per unire le persone, agendo come linguaggio universale in grado di distruggere qualsiasi barriera fisica o culturale.

Per saperne di più: www.alphaart.org


Sabato 12 maggio 2018 – Dalle 16.30 alle 18.30 (Sala Tre – Villa Mazzotti)
FACCIAMO GERMOGLIARE LA SPERANZA
Faccia a faccia con il dottor Hatem, pediatra del “Hope Ospital for Children” di Ghandoura (Siria)
Oltre al dottor Hatem saranno presenti Enrico Vandini, Feisal Al Mohammad, Alessandra Altamura.
Performance musicale di Alaa Arsheed e Isaac De Martin

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